giovedì 9 dicembre 2010

Foto: quando ancora il digitale non c'era.


Vienna - Ruota panoramica Prater

Collina torinese - Zucche nell'orto

Ho messo in ordine un po' di foto e ho ritrovato foto che credevo perse per sempre.
Ancora mi mancano all'appello album interi, ma nel frattempo gioisco non poco nel rivedere i miei scatti fatti con una Laica, cimelio familiare, alcuni anche sviluppati e spampati in un bianco e nero che oggi basterebbe photoshop et voilà! Ecco fatto l'effetto vintage.
I negativi chissà dove sono e in ogni caso sono destinati comunque all'oblio.
Non sto dicendo che usare una macchina fotografica digitale sia meno gratificante o meno creativo, dico che, ed è un parere personale condivisibile o no, che le foto di una volta erano tutt'altra cosa.
In uno dei miei molti traslochi dalla cantina è riemersa anche tutta l'attrezzatura per la camera oscura: ingranditore, bacinelle per gli acidi di sviluppo e fissaggio, la tank per i rullini, le pinze, il timer, la mitica lampadina rossa... insomma é successo che fra un trasloco e un'altro questa roba è passata da una cantina ad una soffitta e nel frattempo io sono passata al digitale... e con un bimbo per fortuna!
Fotografare un bambino vuol dire spendere patrimoni per stampare smorfie sfuocate!

Così è l'evoluzione, fare foto è un hobby che resta, sviluppare e stampare in camera oscura ahimè, è un hobby oggigiorno improponibile.
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