Ivrea - Battaglia delle Arance |
Il cuore dell'antico Carnevale di Ivrea è la Battaglia delle Arance.
Questa tradizione ha origini incerte, ma quasi certamente ha le sue radici nell'alto medioevo quando il popolo, vessato dalla tirannia feudale, si rivoltò. Nella metà dell'ottocento altre schermaglie per nulla scherzose che avvenirono per le strade fra il popolo rivoltoso e le carrozze nobiliari, diventarono parte del carnevale, e da allora la battaglia rappresenta sempre questa lotta.
La battaglia che ogni anno richiama moltissimi spettatori, infuria nelle piazze della città per tre giorni dalla domenica al Martedi Grasso. Una giuria decreta la squadra vincitrice fra i carri da getto -che impersonano l'esercito del nobile tiranno- e gli aranceri a piedi -ossia i rivoluzionari-; il vincitore deve distinguersi per coraggio, lealtà e senso del valore.
Questa tradizione ha origini incerte, ma quasi certamente ha le sue radici nell'alto medioevo quando il popolo, vessato dalla tirannia feudale, si rivoltò. Nella metà dell'ottocento altre schermaglie per nulla scherzose che avvenirono per le strade fra il popolo rivoltoso e le carrozze nobiliari, diventarono parte del carnevale, e da allora la battaglia rappresenta sempre questa lotta.
La battaglia che ogni anno richiama moltissimi spettatori, infuria nelle piazze della città per tre giorni dalla domenica al Martedi Grasso. Una giuria decreta la squadra vincitrice fra i carri da getto -che impersonano l'esercito del nobile tiranno- e gli aranceri a piedi -ossia i rivoluzionari-; il vincitore deve distinguersi per coraggio, lealtà e senso del valore.
Agli spettatori è vietato tirare arance, ma se vogliono possono arruolarsi fra le bande di aranceri a piedi. Queste bande a differenza di quelle sui carri, non hanno elmi di protezione e indossono una casacca aperta sul davanti dove mettere le munizioni, cioè le arance.
E' un gioco, ma come tutti i giochi di guerra alle volta ci si fa male e le polemiche infuriano come la battaglia stessa.
Da buona piemontese, da che ho memoria, ho sempre conosciuto l'esistenza di questo singolare Carnevale, ma non ci sono mai andata. Mi ha sempre spaventata l'idea di prendermi in un occhio un'arancia!
Consigliabile quindi, tenersi alla giusta distanza e indossare il berretto rosso - il berretto frigio- segno di solidarietà al popolo rivoltoso e simbolo di libertà.
Chissà, magari prima o poi ci andrò!