Un' occasione per stare con amici e lasciare ai bambini la possibilità di scatenarsi all'aria aperta. Se poi le premesse dal sabato sono di tempo caldo e soleggiato, anche meglio.
Ahimè, ci siamo svegliati e il cielo sopra Roma era tristissimo, grigissimo e l'aria un po' fresca.
Ma non ci siamo scoraggiati: tutti in macchina verso le campagne intorno a Pomezia.
Un cavallo, un asinello, oche, galline, mucche, pavoni e... un riccio.
Non "il mio Riccio", ma un riccio vero, insomma un porcospino!
E' primavera, escono adesso dal letargo, e se ne andava lento e tranquillo per il prato fra trifogli e margheritine. Che carino!
Non potevo non cogliere l'occasione di farlo vedere a tutti i bambini.
Vedere un animaletto selvatico da vicino, non è cosa da tutti i giorni.
Ho pensato che fosse cucciolo, perchè da bambina li ricordavo più grossi, in realtà probabilmente era solo magrolino, dopo il lungo sonno dell'inverno.
Il riccio si è fatto osservare senza timore. Con delicatezza l'ho girato per far vedere ai bambini il musetto appuntito, le zampine e la piccola codina. Naturalmente si è subito appallottolato.
Che bestiolina deliziosa.
L'abbiamo poi messo sotto una siepe di rosmarino e lasciato tranquillo.
Sono davvero contenta di questo incontro. Mi ha messo di buon umore e fatto sentire in pace con la natura.
Per chi è curioso, ecco qualche notizia sui ricci:
http://it.wikipedia.org/wiki/Erinaceus_europaeus