Quando ci siamo trasferiti a Roma ho apprezzato subito la comodità di avere un supermercato vicinissimo a casa, raggiungibile a piedi semplicemente attraversando un incrocio. Che fortuna.
Dopo le prime spese mi sono resa conto che il famigerato "carrellino" che superbamente avevo sempre attribuito solo a vecchiette traballanti (che ingenua) era in realtà usato da tutti: giovani, anziani, padri di famiglia e neo spose.
E ho capito anche perchè: l'unica a faticare con un sacchetto fragile (ma riciclabile) strapieno da una parte e sei bottiglie d'acqua minerale dall'altra, ero io!!!
Certo la casa è al di là della strada, ma perche soffrire!
Così ho deciso che volevo assolutamente un carrellino.
L'anno scorso ho dovuto cambiarlo, ma dopo qualche giorno mi sono accorta di aver scelto un modello molto di moda e che, come me, in tanti avevano lo stesso carrello, stesso colore stessa marca.
Bisognava personalizzarlo per non confonderlo, artzigogolarlo un po'.
E' bastato una matita, un cerchioligrafo e un pennarello nero indelebile e ho "truccato" il mio carrellino.
Bisognava personalizzarlo per non confonderlo, artzigogolarlo un po'.
E' bastato una matita, un cerchioligrafo e un pennarello nero indelebile e ho "truccato" il mio carrellino.
Ora è diventato un pezzo unico e ne vado fiera.
Vicino agli altri carrellini uguali lo riconosco subito!