"In 3 minuti è pronta, in 2 minuti tutti gli strumenti usati per prepararla sono puliti e in 1 minuto puoi serenamente caricare la lavatrice di vestiti incrostati di pezzi di pasta ed essere certa che verranno puliti!
Cosa si vuole di più! Evviva la pasta di sale."
Un tempo esisteva solo il Pongo o il Das. Esistono ancora.
Il primo a base di cere colorate, non secca mai, ma continuando a impastarlo e rimpastarlo i colori si mescolano in un orrendo grigio-marrone e a quel punto i bambini smettono di creare deliziose sculturine e comunciano a spalmarlo in giro per la casa.Il secondo più simile alla creta, grigiastro già di suo, secca all'aria abbastanza velocemente. Secondo me sporca meno del pongo (che essondo una materia grassa unge pure), ma è per forza da dipingere ed lì che il gioco si fa più sporco. Per fortuna si può colorare con i pennarelli, anche se ne consumi una scatola intera per ogni opera d'arte.
Oggi esistono paste da modellare fantastiche, adatte per ogni occasione; non nego una certa attrazione per la pasta di mais (amido di mais, colla vinilica e acqua) che tanto va di moda e la pasta di pane (mollica di pane da tramezzini e colla) meno conosciuta ma interessante.
Oppure quelle in commercio come il Fimo e il Cernit, sintetiche, non seccano all'aria, ma solo nel forno. (Però esalano fumi tossici se il forno è troppo alto!!!) Meglio il Didò o Playdoh che sono a base di farina di grano.Resta il dubbio: per i bambini cosa è meglio?
Escludendo quelle sintetiche, lasciamole agli adulti responsabili, io scelgo la pasta di sale per le tre ragioni descritte all'inizio.A Riccio piace impastare e modellare tutto quello che gli suggerisce la fantasia e non importa se ne spreca un po' o se cadendo si rompe o se l'umidità comprometterà le sue creazioni.
Come ho detto: in tre minuti possiamo ricominciare.
1 parte di farina 00
1 parte di sale fino1/4 di parte acqua
Abbiamo fatto un piccolo lavoretto come regalino di Natale.
Ecco lo slidetutorial. Semplicissimo.Buon divertimento!